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Alga Kelp: promette davvero la giovinezza?

L’alga Kelp è stato un componente essenziale delle diete dell'Asia orientale per secoli. È proprio per questo motivo che ha avuto successo in diverse regioni del mondo. I potenziali benefici per la salute sono di ampia portata: può combattere la carenza di iodio e aiutare pazienti con diabete. Negli ultimi anni c'è stato un improvviso aumento dei prodotti e degli integratori di alga kelp sul mercato e, di conseguenza, ci sono state molte speculazioni sul fatto che siano un miracolo per la salute o una potenziale minaccia per la stessa. In questo articolo si cercherà di fare un po’ di chiarezza a riguardo.

Alga Kelp: cos’è?

Kelp è un nome comune per indicare alcuni tipi di alghe brune. Questa tipologia di alga ha bisogno della luce solare come fonte di energia e di una superficie dura su cui crescere. La sua crescita è una delle più rapide al mondo e può crescere fino a 100 metri in un solo anno! Le alghe Kelp si trovano principalmente lungo le coste della Korea e del Giappone. Contengono molti minerali come il calcio, microelementi tra i quali spicca lo iodio ma anche antiossidanti e fibre.

Oltre l’integrazione

L’alga Kelp è un alimento base e viene anche usata per creare un gruppo di composti chiamati alginati. Gli alginati sono utilizzati nell'industria alimentare per stabilizzare e migliorare la texture degli alimenti. Questi includono il gelato e il latte al cioccolato. La sensazione spessa e liscia del latte al cioccolato viene prodotta aggiungendo proprio gli alginati. Sono anche usati in dentifrici e cosmetici e spesso vengono anche impiegati per arricchire i suoli che hanno pochi nutrienti.

Effetti benefici: possibili usi

  • L’alga Kelp ha una buona efficacia nell’indurre le doglie e facilitare le procedure di aborto, per questo motivo è controindicata in fase di gravidanza.
  • Carenza di iodio

Ha un alto contenuto di iodio (da 200 a 400 µg). Per questo motivo è impiegata come fonte naturale per questo elemento. Essendone molto ricca può essere utile in stati di ipotiroidismo dovuto a carenza di iodio: l’alga sembra aiutare il ripristino della funzione tiroidea aumentando la concentrazione di iodio nelle urine e i livelli dell’ormone che stimola la ghiandola tiroidea (TSH). Tuttavia una supplementazione eccessiva può determinare un effetto opposto, sopprimendo la tiroide, aggravando ulteriormente un eventuale ipotiroidismo. Se invece vi è la situazione inversa, l’ipertiroidismo, questa potrebbe aggravare ulteriormente lo stato di salute.

  • Diabete

L’alga Kelp sembra essere efficace nel ridurre i livelli di zucchero nei soggetti con diabete di tipo 2 se assunta quotidianamente per un mese. Potrebbe anche diminuire i livelli di zucchero nel sangue sia a digiuno che nel post-pasto e i livelli sierici di lipidi (acidi grassi). Inoltre, sembra aumentare la quota di HDL, che aiuta a prevenire le malattie cardiache associate al diabete. Sempre per quanto concerne il diabete, in particolare il tipo 1, l’ottimo quantitativo di vanadio presente in quest’alga sembra diminuire i livelli di zucchero e colesterolo. I polifenoli estratti dalle alghe Kelp, inoltre, potrebbero aiutare ad abbassare la glicemia e la resistenza all’insulina.

  • Perdita di peso

Uno studio di Xanthigen, che è un tipo di alga Kelp, ha mostrato una riduzione del peso corporeo, della circonferenza della vita e del contenuto di grasso corporeo e epatico in 151 donne obese non diabetiche.

In uno studio cellulare, l'alginato (un carboidrato presente nelle pareti di alghe e alghe) ha ridotto l'attività di una proteina nel pancreas che scompone i grassi (lipasi pancreatica). Una minore attività riduce la disgregazione dei grassi, portando a un minor assorbimento dei grassi dopo un pasto.

Ancora una volta però, i risultati sono promettenti ma limitati. Sono necessarie ulteriori ricerche cliniche prima di concludere per certo che l’alga Kelp aiuta a perdere peso.

Incertezze e mancanza di evidenze

Vi sono altri possibili usi ed effetti benefici dell’alga Kelp, che però sono supportati da studi di bassa o addirittura infima qualità, oltre al fatto che il numero di queste ricerche è limitato.

Tra gli effetti benefici per i quali vi sono scarse evidenze si possono citare: facilitare la circolazione del sangue prevenendo coaguli, potenziali effetti antitumorali (non tentare in nessun caso di sostituire le terapie convenzionali contro il cancro con alghe, i suoi composti attivi o altri integratori), trattamento di malattie epatiche correlate al virus dell’epatite C.

Altri effetti per i quali vi sono ancor meno evidenze sono: la riduzione dell’infiammazione a livello delle cellule immunitarie nel cervello, trattamento dell’herpes, aumento della crescita ossea, miglioramento della pressione sanguigna e diminuzione dei livelli di grasso nel sangue.

Effetti collaterali e precauzioni

Come citato tra le prime righe dell’articolo, un possibile effetto collaterale è l’eccesso di iodio che può causare ipertiroidismo.

Un potenziale rischio è rappresentato dalla presenza, in alcuni integratori a base di alga Kelp, di metalli pesanti. Questi possono causare intossicazioni con gravi conseguenze per la salute.

La poca accuratezza delle informazioni nutrizionali, presente in molti integratori di alga Kelp, porta spesso a non conoscere la quantità di iodio che si sta assumendo, potendo causare l’ipertiroidismo già citato prima.

Infine, possono esserci effetti collaterali in fase di gravidanza. Possono presentarsi reazioni allergiche (con il rischio di shock anafilattico), difficoltà nella respirazione, nausea e pressione bassa.

Conclusioni

Le conclusioni deve trarle il lettore dopo aver preso coscienza di ciò che, ad oggi, la ricerca ha scoperto riguardo l’integrazione di alga Kelp. Prima di assumere un integratore è comunque necessario consultare il proprio medico di fiducia.

 

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